Non so per quale motivo, quest'anno mi trovo in difficoltà a raccontare la nostra crociera tra i fiordi norvegesi: il viaggio è stato molto bello, il paese visitato è stupendo, sulla nave siamo stati benissimo, ma....non so da che parte incominciare!
Forse perchè le fotografie, prese molto spesso dal finestrino di un autobus, non rispecchiano la bellezza di quello che ho visto, o forse perchè nella mente mi si confondono nomi impronunciabili e luoghi molto simili fra di loro. Non so! Ho passato dieci giorni immersa nel verde e nell'acqua: mare, fiordi, laghi, fiumi, cascate, torrenti....tanta, tanta acqua, con una gran sensazione di pace e freschezza.
Il cielo, durante una giornata, variava spesso da soleggiato a piovoso, ma anche quando faceva caldo, si stava benissimo e il piumino , se pur leggero, non dava mai fastidio. Io, come temperature, non posso desiderare nulla di più!
Ci si trovava a 800/900 metri e il paesaggio era quello che qui da noi troviamo a 1500/2000. Abbiamo visitato ghiacciai, cascate, laghi e montagne. Tutto bello, silenzioso, poco affollato.
La Norvegia su un'estensione doppia di quella dell'Italia, è abitata solo da 5 milioni di persone.
Nel nostro programma non c'erano visite a città, tranne che per l'ultimo giorno, a Stavanger, e questo mi dispiace: forse avrei dovuto scegliere l'escursione a Bergen, invece di andare in montagna, perchè da quel poco che ho visto, mi pareva una città interessante. Del resto si doveva scegliere, tutto non si poteva vedere e da quelle parti la natura è ancora più importante che le città o i reperti storici. Vuol dire che dovremo tornare!!!
Nella città di Stavanger abbiamo visto:
Le spade nella roccia:
simbolo della pace raggiunta quando il regno è stato unito sotto un solo re, dopo un periodo di lotte sanguinose.
Le case dell'era del ferro:
La cattedrale:
che contiene opere d'arte lavorate nel legno
Le dotazioni per i ciclisti che, come in tutto il nord Europa, sono milioni:
parcheggio ad Amsterdam |
così se la bicicletta si guasta, lungo la strada si può metterci rimedio.
Le case della antica Stavanger:
che dimostrano l'amore dei norvegesi per i fiori. Infatti dovunque era possibile, ho visto fiori e rose ad impreziosire finestre e giardini:
Il monumento che mi è piaciuto maggiormente è stata la chiesa in legno che si chiama Borgund Stavkirke, circondata dal cimitero, come tutte le chiese norvegesi:
costruita intorno al 1180 con tronchi di legno tagliati sul luogo da artigiani ambulanti di un'abilità straordinaria. La chiesa è piuttosto complessa, è stata costruita quando la Norvegia divenne parte della provincia ecclesiastica in diretto rapporto col Papa e porta ancora elementi legati al paganesimo dei secoli precedenti ( vedi le teste di drago sui tetti). Oggi la Norvegia è prevalentemente cristiano luterana.
Le costruzioni in legno vantavano al tempo una lunga tradizione ( ancora oggi la maggior parte delle case è in legno) e anche se il tempo dei vichinghi era ormai tramontato, i costruttori erano in grado di sposare elementi tradizionali con altri elementi visti dai navigatori in altri paesi.
Questa chiesa è giunta fino a noi quasi intatta perchè la sua solida struttura lignea è basata su fondamenta di pietra, in modo che il legno non essendo a contatto con la terra, potesse rimanere asciutto e durare nel tempo.
Una cosa curiosa che ho visto in Norvegia sono i tetti di erba, che si costruiscono ancora oggi, ma che provengono da un'antica tradizione vichinga. Rivestivano il tetto con strati di corteccia di betulla, che è un materiale molto impermeabile. Poi ci mettevano sopra uno strato di terra che serviva a mantenere all'interno della casa il calore e, con il peso, a dare stabilità alla costruzione. Poi sopra nasceva l'erba e, a volte, perfino degli alberi. Capitava anche che per evitare che l'erba diventasse troppo alta, si facesse salire sul tetto una capra per un po' di giorni, in modo che il taglio fosse assicurato.
L'allevamento delle capre è una delle attività più importanti del paese, oltre a quello delle mucche e a quello del salmone.
Un fiore che nasce spontaneo nei prati norvegesi è questo piccolo batuffolo, chiamato "cotone dei troll", dato che ha l'aspetto del cotone egiziano.
Nell’atmosfera fiabesca degli incantevoli boschi della Norvegia, nasce la storia dei Troll. Quando la luna è in alto nel cielo tutto può accadere, e la leggenda narra che delle strane creature, che abitano nelle foreste norvegesi, escono dai loro nascondigli solo dopo il tramonto, per ritornarci al mattino prima che sorga il sole, in quanto i raggi solari potrebbero pietrificarli.
Essi hanno buffe sembianze, vagamente simili a quelle umane, lunghi nasi e quattro dita per mano e piede. Di natura estremamente timidi, amanti della tranquillità ed in perfetta armonia con la natura, sono di indole dolce e buona, ma la leggenda racconta che è meglio non farseli nemici.. la loro ira può non avere limiti quando non li si rispetta o non si rispetta il loro habitat.
Un tempo viveva un gigante cattivo, che si chiamava Ymir. Odino, il re degli dei nordici, stanco di sopportarlo, lo uccise e con i vari pezzetti del suo corpo, formò gli uomini.
Con le ultime parti di quel corpo, quelle più brutte e difficili, costruì i Troll, che erano o giganti o nanetti.
Odino aveva un corvo che volava sul mondo e gli riferiva tutto quello che vi accadeva. Purtroppo i Troll giganti erano molto prepotenti e vessavano i contadini umani con un sacco di dispetti. Odino, stanco della situazione, li riunì e li minacciò di gravi pene se avessero continuato con quel sistema. I Troll giganti non se ne curarono e continuarono con le loro cattiverie. Odino, allora, per punirli, mandò loro una grande luce che li tramutò in pietra. I piccoli Troll, invece, si salvarono perchè, data la loro statura, riuscirono a nascondersi nei boschi, ma i giganti furono annientati.
Odio sapeva quello che faceva.... Da quel giorno i Troll sono amici degli uomini, ma solo i bambini possono vederli!
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