Uno dei libri che mi ha divertito maggiormente è questo.
Sull'onda della celebrità di Io speriamo che me la cavo, sono andata alla ricerca dei suoi "antenati" librari e ne ho trovati un bel po'. Non so se tutti siano stati scritti prima della moda, o se abbiano visto la luce in seguito alla pubblicità di quello diventato famoso (anche per via del film interpretato da Paolo Villaggio). Comunque li ho comprati, li ho letti e mi sono divertita. Credo alla buona fede degli autori e mi fido che gli scritti siano effettivamente di mano bambina.....spero di non sbagliarmi.
L'ingenuità e la freschezza di questi pensierini sembrano davvero autentiche, in special modo quelle, appunto, del capostipite della serie.
L'autrice, Ada Trerè Ciani, è stata maestra per molti anni e ci spiega come nascono questi splendidi "fiori". Non da bambini stupidi o limitati, ma da bambini che hanno l'urgenza di scrivere quello che hanno imparato e capito bene.Ci tengono a far bella figura con la maestra che, non potendo interrogarli sempre tutti, a volte fa dare delle risposte scritte . Spesso i bambini che hanno capito tutto, non hanno voglia di studiare, quindi non avendo letto le lezioni, fanno comici errori d'interpretazione di nomi e parole.
Tutto ciò a differenza dei vari stupidari medici, del calcio, della maturità che ho letto in quel periodo. Gli errori degli adulti sono ridicoli, ma non suscitano tenerezza, non sono ingenui, sono solo sciocchi.
I bambini hanno fretta di scrivere, di dire tutto quello che sanno e non tralasciare nulla....non rileggono perchè "devono finire" subito e allora...ecco gli strafalcioni.
Io sono stata una bambina di questi. La mia maestra mi chiamava "gata fresiusa, che fa i micini ciechi", perchè per la fretta facevo errori su cose che sapevo benissimo. Come si arrabbiava!!!!
Ecco alcuni di questi fiori di banco:
*gli uomini primitivi sentivano un gran bisogno di avere delle idee nuove e allora ci pensavano.
*Luomo cominciò a costruire monti e fiumi così l'acqua scendeva giù e andava al mare. Costruì anche dei laghi e così quando i fiumi si riempirono annegarono le città.
* I Tarentini volevano diventare più potenti dei Romani e chiesero aiuto a Birro, re delle Biro.
* Ghilileo Ghililei scoprì l'orologio a dondolo.
*Con tanti bastoni di salice piangente ecco che furono costruite le palafritte.
*Dopo una lieve discussione Romolo prese Remolo e lo ammazzò.
*Per dare la penitenza a uno schiavo si poteva fare in tanti modi: crocifissarlo, cecarlo, eccetera. Lo schiavo sentendo che non era libero, diventava furiato.
*Giulio Cesare fece tre uomini che vuol dire il primo triumvirato.
*Quando morì la parte di Oriente, Teodosio la diede ad Arcadio con la sua capitale Costantinopoli. A Onorio gli diede la parte di un Accidente.
*Nacque un maometto che si chiamava Camegliere e predicò un cristianesimo che era un'altra religione.
* Le madri spartane dicevano ai loro figli: torna morto o torna vivo!
*Tiberio era figlio adottivo di Augusto cioè vuol dire che non era suo figlio fisso.
*Il fudatario poteva mandare a morte un suo servo anche se non era vero.
*Il padre di Carlo Magno era Peppino in breve.
* Il feudatario si alzava verso le cinque o le sei e cominciava a fare la cacca oppure metteva un guanto e prendeva i falchi.
* I cinesi zitti zitti facevano la carta con la polpa di Bam Bum e non lo sapeva nessuno.
* Garibaldi fu chiamato anche l'erore dei due mondi.
* La scrittura dei Maya era così complicata che nessuno la leggeva.
*Il sottosuolo della Sardegna è ricco di tonni.
*Roma è un paesino bello perchè c'è il Papa e la Piazza.
* La laguna è un posto bagnato.
* Nacque una capanna e lì c'era Gesù.
* Finalmente quando avrò diciotto anni sarò anche io un domatore di sangue.Il bue serve molto per il latte ma la sua pelle è importante perchè ci dà le pellicce.
*Per prevenire la tubercolosi ci sono diverse soluzioni, ma la più importante è questa: guarire prima che venga.
Degli altri libri vi parlerò nelle prossime puntate!
Libri molto avvincenti, molto avventurosi. Libri che ti tenevano col fiato sospeso fino alla fine. Libri, anche, molto consistenti, belli grossi, che "duravano" un bel po'. Preferivo la saga dei Courtney a quella dei Ballantine, ma mi piacevano moltissimo anche quelli "sciolti" e che finivano dopo il primo volume.
Tanto per citare qualche titolo....
Purtroppo mi è capitato anche di comprare due libri con titoli diversi, per scoprire che erano la stessa storia, diversamente titolata in altra edizione. E' lì che ho imparato a leggere il titolo originale, prima di comprare...per evitare di essere di nuovo buggerata!
Poi ha cominciato a scrivere romanzi ambientati nell'antico Egitto: divertenti, ma si cominciava ad entrare davvero nell'esagerazione...avventure troppo improbabili, eroi decisamente da film con effetti speciali.
Anche i romanzi africani hanno incominciato ad essere troppo "dentro" le politiche e le guerriglie locali: mi sono stancata e non ne ho comprati più! Chissà, magari mi sono persa qualcosa, ma il fatto è che ho cambiato gusti, probabilmente.
Con i thriller è stata quasi la stessa cosa: acquisti a gogò, letture tracannate in pochissimo tempo: la suspence non dava tregua e il libro, appena iniziato, andava finito al più presto.
Patricia Cornwell era l'autrice preferita:
e delle avventure di Kay Scarpetta non perdevo una riga
ma poi, ad un certo punto, quei libri non mi piacevano più! Ne uscivano troppi, tutti ravvicinati e la scrittura non era più la stessa: erano libri per fare cassetta e io li ho abbandonati.
Ancora adesso amo i thriller, ma sono diventata più esigente: mi danno fastidio le costruzioni troppo complicate, le fatalità troppo assurde, le coincidenze più improbabili. Preferisco racconti più "quotidiani", ma che tengano col fiato sospeso fino alla fine.
Non ho letto i più famosi dei nordici di moda ultimamente, ma ne ho letti alcuni che si svolgono in quelle terre e per la verità non ne sono stata molto soddisfatta.
Probabilmente, invecchiando si diventa troppo esigenti e critici? Facile.....
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