Dindi

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lunedì 21 aprile 2014

Beatles festival a Bergamo






Da: https://www.facebook.com/pages/Bergamo-Beatles-Festival-2013/449727011774733

Il prossimo fine settimana ci saranno tre giorni dedicati ai fab4:


♫ PERCHE'?

C'è una frase che come uno spettro si aggira per l'Europa. E' una frase strana, che un poeta italiano, Roberto Roversi, è riuscito a riassumere in: “ (Mi) chiedi chi erano i Beatles“. E' una di quelle domande che chi ha vissuto da bambino o adulto nel momento in cui i Beatles schitarravano su questo pianeta, devono sentire il dovere e diritto di rispondere.
Ma come si può raccontare attraverso le parole quella che possiamo de finire “l'adolescenza della musica contemporanea“?
Perché in fondo di questo si tratta. Truaut diceva che “invidiava gli adolescenti perché tutto quello che facevano lo facevano per la prima volta“. Già, come il primo bacio, la prima rivolta, il primo grande dolore. E nella prima volta c'è tutto: l'improvvisazione, il coraggio, lo stupore e a volte il genio istintivo. I Beatles vivevano sperimentando, tutto con loro diventava la prima volta di ogni cosa, così cambiavano per sempre le regole della musica e non solo. Nella poesia di Roversi, divenuta poi canzone, c'è un passaggio che dice: “…Chiedilo ad una ragazza di 15 anni di età, tu chiedi chi erano i Beatles e lei ti risponderà:..“I Beatles non li conosco, neanche il mondo conosco…si, si conosco Hiroshima ma del resto ne so poco , ne so proprio poco.….ma chi erano mai questi Beatles? Voi che li avete girati nei giradischi e gridati, voi che li avete ascoltati e aspettati, bruciati e poi scordati, voi dovete insegnarmi con tutte le cose non solo a parole ma chi erano mai questi Beatles, ma chi erano mai questi Beatles?…“ Allora il nostro Festival è un piccolo
tentativo di rispondere alla richiesta. E se poi non ci riusciamo (come temo)... Beh! Almeno ci siamo divertiti insieme!

con molta buona musica!
L’Allegra Brigata “Something Fab“.








3 giorni di Beatles in tutte le salse: film, concerti, bande, convegni, laboratori, giochi per i più piccoli e tanto altro!
E noi ci siamo state! Non a tutte le manifestazioni, ma al concerto di sabato sera non potevamo mancare: musica a tutto spiano, canzoni gridate nelle orecchie e rimbombate per tutto il corpo...un salto indietro di cinquant'anni. Coinvolgente, bello.




Chi suonava? I Revolver, quattro ragazzi bergamaschi specializzati nel tributo ai Beatles. Davvero bravi.
Thomas Pagani - John Lennon

Simone Pagani - Paul McCartney

Marco Valli - George Harrison

Alberto Ravelli - Ringo Starr


Hanno suonato e cantato per un'ora e mezza senza un attimo di respiro, una canzone via l'altra, senza pause, senza discorsi. Qualche sorso d'acqua per rinfrescare la gola tra una nota e l'altra. Pieni di energia e di entusiasmo, hanno interpretato le musiche  dei Beatles con passione e bravura trascinando il pubblico in un'atmosfera incandescente anni 60.
Nella seconda parte dello spettacolo è entrata in scena la star della serata: Alberto Radius. C'è bisogno di dire chi è? Non credo! Comunque, per chi non lo conoscesse ( abbiamo qualche lettore abbastanza giovane??), ecco qua:



http://www.ondarock.it/interviste/albertoradius.htm:

 La febbre per il rock'n roll fece sbarcare anche da noi le chitarre elettriche ma lui se ne trovava già una fra le mani. E dopo, a cominciare dalla seconda metà degli anni 60, diventa pressoché impossibile seguirne tutti i percorsi e le presenze. Lo ritroviamo, come un'araba fenice, in tutte le stagioni della musica italiana. Da membro de "I Quelli", dal cui nucleo nascerà la Pfm, a braccio chitarristicamente armato di Lucio Battisti con la Formula 3, da sessionman extralusso con Adriano Celentano a trasgressivo cantautore solista. Da produttore esecutivo dell'era popolare del cinghiale bianco di Franco Battiato (negli Studi Radius nascono, fra gli altri, "La Voce Del Padrone" ed "Energie" di Giuni Russo), a produttore d'avanguardia tout court (Faust'o, Underground Life).


 Bravissimo! la sua chitarra si "sentiva"al di sopra di tutte le altre. Ci ha regalato dei veri virtuosismi. Un fuoriclasse della musica.In alcuni momenti mi ha ricordato perfino Santana!
Il mio umile parere è che forse era "troppo" per questa serata. Ho trovato un po' appesantite le musiche dei fab4, che a me personalmente piacciono nella loro immediatezza e che mi sembrano complete, senza divagazioni sul tema. Radius mi è sembrato troppo statico, rispetto ai Revolver, con il capo sempre chino sulla sua chitarra, senza interazione col pubblico, che cantava e gridava di entusiasmo. Il maestro avrebbe meritato una serata a sè, per raffinati palati musicali, mentre noi, che volevamo ringiovanire nella musica, ci saremmo accontentati dell'entusiasmo dei quattro ragazzi bergamaschi, ritornando alle origini del nostro gruppo preferito. Questo il mio parere da ignorante musicale e amante dei Beatles.
La serata ha risposto alla domanda :chi erano i Beatles? Non so! Nel pubblico c'erano anche dei giovani e dei bambini. Bisognerebbe chiederlo a loro, perché noi, che abbiamo ...anta anni, lo sappiamo molto bene!











PS Ricordatevi di togliere il volume a "smile", prima di guardare il video!

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