Dindi

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lunedì 21 aprile 2014

Il primo amore

Dedicato a Paola






Eccolo qua il mio primo amore letterario! 
Lo riconoscete? certo che sì!
Probabilmente è stato il primo amore di molte bambine.

Piccole donne è il più famoso romanzo di Louisa May Alcott, che pubblicò, per la prima volta, in due volumi, il primo nel 1868 e il secondo nel 1869 in America, con il titolo "Little Women or, Meg, Jo, Beth, and Amy".
Nel 1880 i due volumi furono riuniti in uno solo, Little Women, che continua ad essere quello letto in America. In Italia le prime traduzioni risalogono agli anni trenta-quaranta del Novecento e si preferì, come del resto in molti altri paesi, come la Francia e l'Inghilterra, dividere il romanzo in due parti, dato il pubblico di ragazzi a cui era stato destinato, con i due titoli "Piccole donne" e "Piccole donne crescono".
Il libro ebbe un successo immediato quando uscì e oggi è considerato un classico della letteratura per l'infanzia, consigliato dagli insegnanti e amato dai bambini.






Piccole donne 

Il romanzo narra le vicende della famiglia March, che rispecchiano quelle della stessa famiglia Alcott. Il signor March è partito per la Guerra Civile, lasciando la moglie e le loro quattro figlie. Protagoniste sono le quattro sorelle March: Margaret (detta Meg), 16 anni ed è la più grande; Josephine (detta Jo), 15 anni; Elizabeth (detta Beth), 13 anni; Amy, 12 anni, la più piccola e la più carina. Tra difficoltà economiche e piccoli problemi quotidiani, le ragazze crescono imparando a combattere i propri difetti e ad affrontare le sfide della vita di tutti i giorni, accompagnate dalla benevola figura della signora March e dal fidato amico e vicino di casa Laurie Lawrence. Il lieto fine è d'obbligo e anche la riflessione su argomenti moralistici, che la scrittrice propone ai suoi lettori seriamente ma senza essere noiosa.




Piccole donne crescono 

Il secondo romanzo prosegue la narrazione delle avventure dei protagonisti tre anni dopo la fine di Piccole donne. Meg sposa John Brooke, il precettore di Laurie ed essi hanno due bambini: Demijohn e Daisy. Vivono modestamente in una casa da loro stessi comprata, "la Piccionaia", e John continua a lavorare come istitutore per altri ragazzi. Jo rifiuta una proposta di matrimonio da parte di Laurie e sposa Fritz Bhaer, un professore tedesco di filosofia, con il quale apre un collegio, ed ha due bambini: Teddy e Robert, (oppure Jack e Cody). Nel frattempo realizza il proprio sogno di diventare una scrittrice famosa e ricercata. Beth, muore, gravemente indebolita dalla malattia che la colpisce in Piccole donne. Amy compie un lungo viaggio in Europa, nella speranza di realizzare i suoi sogni, ma si rende conto di non possedere il talento necessario per diventare una grande artista; sposa Laurie ed essi hanno una bambina, Bess.






Il cinema si era interessato al romanzo già all'epoca del cinema muto. Nel 1918, venne girato un Little Women diretto da Harley Knoles con Conrad Nagel (Laurie) e Dorothy Bernard (Jo).











Nel 1933, George Cukor diresse Little Women, interpretato da Katharine Hepburn nel ruolo di Jo e da Joan Bennett in quello di Amy.











  





Mervyn LeRoy diresse nel 1949 un Piccole donne che aveva come protagonisti June Allyson (Jo), Peter Lawford (Laurie), Elizabeth Taylor (Amy), Janet Leigh (Meg).




























Nel 1955 venne trasmesso in tv Piccole donne, diretto da Anton Giulio Majano.




Altra trasposizione cinematografica più recente è la versione della regista Gillian Armstrong. Il film è uscito nel 1994 con il titolo di Piccole donne (film 1994) con Winona Ryder, Gabriel Byrne, Trini Alvarado, Samantha Mathis, Kirsten Dunst. Nel film vengono inclusi particolari presi dalla biografia dell'autrice del romanzo, si suppone per rendere maggiore veridicità.

















Tra le più recenti si ricordano gli anime "Piccole donne" (Toei Animation, 1981) e "Una per tutte, tutte per una" (Nippon Animation, 1987)










Il libro continua a vedere nuove edizioni, con immagini più moderne e più vicine ai cartoni animati. Non mi piacciono molto....preferisco i libri di un tempo , con immagini meno stilizzate.














Il racconto continua ad essere rappresentato in teatro:



e anche come commedia musicale:








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