Dindi

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domenica 20 aprile 2014

Una storia d'amore seconda parte

Ad un certo punto le mie letture si sono scostate da quelle della zia Annamaria. Me ne ero completamente dimenticata e me lo ha ricordato lei qualche tempo fa: in un attimo mi è tornata chiarissima in mente la scena di me stessa, sul dondolo, in giardino dei nonni, tanto per cambiare, che leggo una pila di gialli Mondadori!




Annamaria mi racconta che lei questi libri non li leggeva perchè da bambina era stata traumatizzata dai racconti macabri delle suore, che amavano raccontare storie di morti viventi, di mani che uscivano dalle tombe e di sepolti vivi. Era anzi preoccupata nel vedere che io  leggevo queste cose....ma a quanto pare non mi spaventavano minimamente, anche se, o forse proprio perchè avevo solo dieci anni.
Di questi libri quelli che preferivo in assoluto erano quelli che raccontavano di Perry Mason





Naturalmente in quel periodo non mi perdevo nessuno dei telefilm e quindi Perry, per me, aveva le fattezze di Raymond Burr.


Quei telefilm in bianco e nero erano davvero appassionanti. Molto più della serie che è stata fatta anni dopo, a colori e con un Perry più anziano.

Ho passato un periodo lunghissimo, poi, senza più leggere questo tipo di gialli, fino all'anno scorso, che ne ho comprato una cassetta intera per dieci euro, sperando che mio figlio si rimettesse a leggere, dato che anche lui amava il Perry dei miei tempi. Speranza vana! In compenso li ho letti tutti io, per scoprire che, adesso, mi piace di pù  leggere Nero Wolfe


Anche di Nero Wolfe, a suo tempo, avevo seguito tutti gli episodi tv. Bellissimi telefilm, sempre in b/n, con un Buazzelli e un Paolo Ferrari stupendi:


Le copertine dei gialli Mondadori erano molto belle. Penso fossero illustrate da disegnatori famosi. Forse anche da Bruno Tomba, ma non vorrei dire sciocchezze. Certo che prendere in mano uno di quei libri e vedere quelle copertine, ti riporta immediatamente agli anni cinquanta, anche se, in verità, le avventure di Perry Mason si svolgevano un bel po' prima.



E così arriviamo agli anni 60 e 70. Ormai i libri li sceglievo senza i consigli della Gimì. Come li sceglievo? Probabilmente con lo stesso criterio che uso adesso: guardo titolo e copertina, se mi attizza leggo il risvolto con la storia per sommi capi e decido. A volte, invece, se lo conosco già, cerco l'autore. Quando mi è piaciuto il libro di un certo scrittore, considero una garanzia il suo nome per comprare gli altri scritti da lui. Così di parecchi autori ho tutta la produzione. Spesso solo fino ad un certo punto perchè capita che il genere mi stanca oppure che lo scrittore, diventato ormai famoso, ci tiri dentro e scriva delle schifezze che vende solo perchè c'è il suo nome in copertina. Questa cosa mi fa arrabbiare moltissimo, mi sento presa in giro e, a volte, per il dispetto, se la delusione è molto forte, regalo via anche i suoi libri precedenti. Devo dire, però, che questo succede solo da un po' di tempo; in passato non era così.
In quegli anni mi è capitato di leggere libri che mi sono piaciuti moltissimo e poi di vederne il film. O, più raramente, viceversa, di vedere un bel film e poi comprare il libro.





































































Tutti libri molto belli. In particolare ho amato Desirée. Dopo averlo letto mi sono buttata su tutti i libri che parlavano di Napoleone, sperando di trovarne qualcuno che mi piacesse allo stesso modo, ma....non è successo! Quei libri sono finiti regalati a qualcuno. Anche come film, l'unico all'altezza, secondo i miei gusti, è stato Maria Walewska:


con la divina, Greta Garbo e Charles Boyer.
L'altro libro, fra questi, che ho amato maggiormente è  Un albero cresce a Brooklyn, che sono andata a ripescare e che oggi comincerò a rileggere.

Dopo le delusioni dei libri su Napoleone, a parte Desirèe, mi è venuta voglia di leggere libri storici. Cioè libri che parlassero di periodi storici o di personaggi  famosi, ma rigorosamente romanzati. Cioè mi piace che la "Storia" faccia da sfondo, ma quello che mi interessa è la storia senza nessuna maiuscola. Se poi il personaggio che abbiamo studiato a scuola non era davvero così, mi importa poco. Tanto sono convinta che anche quello che ci insegnano o che spiegano i libri di testo non sia esattamente quello che è accaduto..dipende dai punti di vista...ma questo è un discorso lungo e complesso e lo lascio agli accademici. Io ho fame di racconti, di vite che avrebbero potuto essere o che sono state...chissà?? Comunque ricche di avvenimenti.
Ho attraversato un pochino tutte le epoche; molte leggendo i romanzi di Ken Follett, autore che amo molto anche quando non  si occupa di periodi storici in particolare.Comunque questi suoi libri mi hanno dato un'idea di come si svolgeva la vita nel 1100 e nel 1300.




mentre il suo ultimo
parte dagli inizi del 1900 per arrivare alla fine della prima guerra mondiale. Aspetto che escano i due seguenti della trilogia che sta scrivendo sul secolo appena passato.Perchè le storie che si intrecciano nel romanzo sono appassionanti e hanno come sfondo i fatti realmente accaduti in quel periodo. Studiarli a scuola era noioso, ma apprenderli qui, en passant, è affascinante.
Un altro autore che raccontando vicende comuni dà un ampio quadro dell'epoca in cui si svolgono i fatti, è Noah Gordon, col suo Medicus, Lo sciamano e L'eredità dello sciamano. Il filo conduttore di questi tre libri è quel "dono" che permette ad alcuni appartenenti a questa famiglia di "sentire" quando la vita sta abbandonando una persona, portandoli ad intraprendere una vita rivolta al prossimo, con l'aiuto delle conoscenze mediche dell'epoca.




Si comincia verso l'anno 1000  in Inghilterra, per viaggiare col protagonista fino a Samarcanda, venedo così a conoscenza di usi e costumi in quel regno e in quell'epoca, per poi arrivare nel terzo volume, ai giorni nostri, in America.
Dello stesso autore Il medico di Saragozza

dove, invece, impariamo molto sulla santa inquisizione e sulla vita nel medioevo. Il tutto visto in un'ottica giudaica. Che è molto interessante per noi cristiani. Dobbiamo allargare la nostra mente e cercare sempre di vedere le cose come le vede chi non la pensa come noi. Ecco l'insegnamento che ho avuto da questo romanzo.

C'è stato il periodo dei libri sui romani. Qui ho avuto un "riavvicinamento letterario" con la zia Annamì. Ci siamo buttate sulla saga di Cesare della Colleen McCullough ed eravamo talmente dentro a quest'epoca, che incontrandoci, ci veniva spontaneo salutarci dicendo: Ave!




La saga è composta da 7 libri belli tosti, ma non contente, abbiamo affrontato anche il Cesare di Conn Iggulden



Constatando che la storia è romanzo. Infatti per la prima scrittrice, Cesare era figlio di una donna molto in gamba, che gli ha dato le basi per diventare il condottiero che è stato; mentre per lo scrittore, la madre era una povera pazza.....quale sarà stata la verità? Non ha più nessuna importanza!

Ho poi letto libri su personaggi storici famosi, come Cleopatra, Alessandro, Maria Antonietta,Caterina di Russia,  sempre appassionandomi alle loro vite, ma anche volendo imparare qualcosa su come si viveva allora.
E poi tanti libri su personaggi inventati, ma calati storicamente in varie epoche:





tanti, tanti libri sempre molto appassionanti.
Ho letto anche molti libri sul ciclo di re Artù e sulle leggende della tavola rotonda, su Merlino e Lancillotto......libri che non mi hanno lasciato un gran ricordo, probabilmente perchè concentrati solo sulle battaglie o le vicende amorose, senza dare un bel quadro epocale.

Poi sono passata ai libri sulla figura di Gesù, sugli apostoli, su Barabba e sul possibile quinto vangelo. Sui rotoli di Qumram e sui fantomatici intrighi per farli sparire.
Uno mi ha colpito in modo particolare


dove ho appreso  molte cose sull'educazione di Gesù presso gli esseni.Decisamente interessante, anche se si tratta di lettura non propriamente "leggera", come sono solita fare.


Che dire? Il libro storico è davvero affascinante e poichè le epoche passate non sono poche, c'è sempre qualcuno che trova modo di scrivere di avvenimenti passati senza mai ripetersi. Una vera caverna di Aladino per chi, come me, ama il genere.


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